Alle volte, alcune manifestazioni negative all’interno dell’azienda sembrano non cambiare mai: questa è la brutta notizia. La bella? È che è solo un’illusione. Basta infatti davvero poco per convertire quegli antichi meccanismi negativi in automatismi virtuosi e produttivi. Come? Vediamolo meglio in questo articolo.

 

di Mattia Zanforlin, Responsabile Marketing OSM Partner Padova Mc2,
estratto dal best-seller “I Nuovi Condottieri” di Paolo A. Ruggeri, CEO e Fondatore di OSM.

2′ di lettura

 

Il principio di cui sopra si applica sicuramente alla gestione del personale. Se vogliamo che i nostri collaboratori cambino dobbiamo diventare più attenti alle loro idee, un po’ più attenti a capire che cosa c’è nel loro software e nei loro files, tosto che limitarci a chiedere loro di cambiare le proprie azioni. Più avanti torneremo a parlare di come farlo,  E di come ciò sia attuabile nell’ambito della correzione e del miglioramento del personale.

 

 

Ma il principio di cui sopra si applica in anzitutto a noi. Se vogliamo cambiare o migliorare i risultati che otteniamo in alcuni settori della nostra vita, dobbiamo in primo luogo cambiare alcune idee fondamentali.

Soprattutto nelle aree in cui le nostre performance non sono ottimali, abbiamo delle idee che annoi appaiono sacrosante, corrette, giuste, ma che in realtà sono assolutamente fuori luogo.

Nel libro “Miliardario all’Istante” di Mark Fisher, un ragazzo chiede a un vecchio miliardario di aiutarlo diventare ricco. Il vecchio miliardario, consapevole del fatto che risultati di una persona dipendono dalle sue idee, invece di iniziare a dargli consigli, a sua volta di domanda: “perché non sei ancora ricco?”. Questa sembrerebbe una domanda retorica ma non lo è. Una domanda del genere fatta noi stessi porterebbe alla luce “idee autolimitanti”, dubbi, giustificazioni, spiegazioni del perché non è possibile. Non che l’obiettivo di questo libro sia farci diventare miliardari (beh, infondo io un po’ lo spero, sai diritti d’autore…), ma il punto è un altro:

In qualsiasi area della nostra vita dove non eccelliamo, abbiamo delle idee che ci limitano, che ci fanno fare le azioni sbagliate o che ci impediscono di raggiungere il successo che vorremmo.

 

 

Se noi cambiamo alcune di queste idee fondamentali, magicamente il successo e l’eccellenza si manifestano anche nell’area nella quale non sembravamo andare bene.

Di conseguenza non aspettatevi da questo libro delle semplici ricette del tipo “pensa positivo” o “stabilisce una meta e vedrai che tutto si metterà a posto”. No, quello che c’è richiesto, se vogliamo ottenere grandi risultati nella gestione dei collaboratori, e il coraggio di guardare ad alcune delle nostre idee più radicate e di cambiarle. Solo così insuccesso più duraturo potrà manifestarsi.

 

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