Cosa siamo se non un mezzo per soddisfare i nostri sogni? E cosa siamo noi, senza i nostri sogni? Nulla. Ecco perché, avendo un sogno, dobbiamo necessariamente crearci una meta da raggiungere.

 

di Mattia Zanforlin, Responsabile Marketing OSM Partner Padova Mc2
estratto dal best-seller “I Nuovi Condottieri” di Paolo A. Ruggeri, CEO e Fondatore di OSM.

 

Capisco che anche a te, come me, la vita abbia riservato anche numerosi fallimenti, sconfitte e notizie negative; ma, caro amico, nella misura in cui abbandoni i tuoi sogni è la fine. Nel momento in cui accetti di sederti senza una meta, di rendere la tua immaginazione terreno di conquista delle notizie negative della vita, è la fine. Tu, come individuo, comincerai a spegnerti.

 

 

Allo stesso modo, se sei stato uno di quegli individui definiti “più fortunati”, potrebbe darsi che, in qualche momento della tua vita tu abbia avuto una grande meta ed abbia lavorato sodo verso di essa fino al punto di averla realizzata. Potrebbe però darsi che dopo aver realizzato quella meta tu ti sia seduto, soddisfatto di quanto hai ottenuto, e abbia dimenticato di scrivere e cercare di realizzare un’altra meta.

Senza una meta la tua vita verrà creata per default a seguito di circostanze casuali. Non proverai carica emotiva, non proverai entusiasmo. Cercherai disperatamente di compensare la tua mancanza di una meta, spremendo il più possibile da attività vane che dopo quindici giorni o un mese, torneranno a farti sentire come prima. Un nuovo vestito, una nuova autovettura, una nuova borsetta, un weekend speciale…

Quando ti alzi la mattina provi una carica emotiva speciale, sapendo che oggi farai degli ulteriori progressi verso la tua felicità, o semplicemente ti alzi stanco sapendo di “dover affrontare un’altra delle solite giornate” o pensando a tutti i problemi che ti “troverai costretto ad affrontare”?

 

 

La notte, quando vai a dormire, fantastichi spesso in silenzio riguardo alle attività che dovrai intraprendere nei giorni seguenti, al punto che l’eccitazione che provi non ti permette di prendere sonno? Oppure sei troppo stanco per pensare all’indomani? O troppo preoccupato per quello che dovrai affrontare?

Perché , vedi, se la notte quando ti corichi non fantastichi più, caro amico, sei morto. Stai ancora attraversando i movimenti del vivere: alzarsi, nutrirsi, lavorare, frequentare altre persone. Ma la vita che c’è in te, un po’ alla volta si sta spegnendo. Triste ma vero.

Decidi oggi stesso di cambiare la tua vita, di accettare il ruolo di regista di quello che succede intorno a te. Non permettere alla tua vita di essere creata per default, non lasciare che la tua immaginazione venga annichilita. Tu, come me, puoi materializzare i tuoi sogni.

 

 

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