Il primo obiettivo dell’imprenditore è l’incremento del fatturato. Ma qual è il vero motore che spinge l’azienda verso una maggiore positività bancaria? Il capitale umano. È dunque importante motivare i dipendenti, partendo dal capire i loro bisogni. Come fare quindi per conoscerli? Ecco di seguito un consiglio pratico gentilmente concessoci da Paolo A. Ruggeri, CEO e Fondatore di OSM.

 

di Mattia Zanforlin, Responsabile Marketing OSM Partner Padova Mc2,
estratto dal best-seller “I Nuovi Condottieri” di Paolo A. Ruggeri, CEO e Fondatore di OSM.

2′ di lettura

 

Abbiamo condotto un’indagine su quelli che sono i fattori motivanti, e le molle che spingono le persone all’azione. In questa vasta indagine abbiamo sottoposto a collaboratori di varie categorie un questionario per chiedere loro che cosa desiderassero dei propri superiori.

 

 

Abbiamo condotto questa indagine su un campione vasto e rappresentativo che includeva chieder sono di svariati settori e varie mansioni, comunque subordinate. Probabilmente anche qualcuno dei vostri dipendenti ha fatto da “cavia”.

Abbiamo sottoposto alle persone un questionario che elencava 10 fattori motivanti ed abbiamo chiesto a tutti questi collaboratori di mettere in ordine i fattori da 1 a 10, considerando uno quello che maggiormente desideravano dai propri superiori e 10 quello che desideravano meno. Nel fare ciò abbiamo usato, adattandolo al mercato italiano, un questionario a suo tempo messo appunto dallo studioso di motivazione Elton Mayo.

Conosci però del fatto che non sempre il collaboratore ha delle priorità chiare (molti dei collaboratori delle nostre aziende infatti non sono laureati ad Harvard in scienze comportamentali e non sono quindi in grado di riconoscere con certezza quali siano gli stimoli che muovono), Abbiamo poi effettivamente provato a farsi il suo superiore fornisse al collaboratore quello che lui ci aveva richiesto.ci siamo resi conto che il fornirgli quanto ci richiedeva non sempre aumentare la sua produttività.allora abbiamo variato leggermente quanto gli davamo, fino a quando non trovavamo con assoluta certezza le cose che, fornite al collaboratore, “mettevano in azione” ed aumentavano la sua produttività.

 

 

Abbiamo coinvolto nella ricerca anche i manager dell’azienda, chiedendo loro cosa loro ritenevano che desiderassero i collaboratori.

Tale indagine ha prodotto risultati sorprendenti e ci ha messi di fronte al fatto che, nella maggior parte dei casi, quando i nostri clienti cercavo di motivare il personale, andavano a pescare “mettendo le fragole sulla lenza”.

Introduci ai risultati di queste indagini faremo un piccolo esercizio. Nella tabella che segue troverete 10 fattori che possono motivare un collaboratore. Ponetevi la seguente domanda: “che cosa vogliono da me i miei collaboratori?”

Vi chiedo quindi di mettere in ordine, da uno a 10 (dando il voto “1” al fattore secondo voi maggiormente desiderato e il voto “10” chiama almeno desiderato) questi 10 fattori, prendendo in considerazione i vostri collaboratori di oggi.

 

Esercizio: mettere in ordine da 1 a 10 prendendo in considerazione i vostri attuali collaboratori.

  • Buone condizioni di lavoro
  • Sentirsi coinvolti nei problemi del lavoro
  • Disciplina non opprimente
  • Pieno apprezzamento per il lavoro svolto
  • Lealtà nella direzione verso i collaboratori
  • Buon livello salariale
  • Promozioni crescita insieme all’azienda
  • Comprensione interesse verso i problemi personali
  • Sicurezza del posto di lavoro
  • Lavoro interessante

 

 

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