Ti è mai capitato di avere un colloquio di lavoro con un manager importante, e, durante l’appuntamento, di ritrovarti in contesto altamente formale e di disagio? Bene, probabilmente quello non è il capo giusto per te. Vediamo dunque come le persone allegre, positive e informali, sono più propense a diventare imprenditori di successo rispetto alle altre.


di Mattia Zanforlin, Responsabile Marketing OSM Partner Padova Mc2
estratto dal best-seller “I Nuovi Condottieri” di Paolo A. Ruggeri, CEO e Fondatore di OSM.

 

Alcuni anni fa venni invitato a partecipare a una riunione di fine anno che il Direttore Generale di un’azienda aveva convocato per stabilire i nuovi budget. Erano presenti tutti i capi filiale. Ogni persona, ed io tra loro, era vestita in modo molto formale. I campioni delle vendite, che l’anno precedente avevano superato tutti i record, erano i responsabili della filiale Sud Italia. Quella mattina, il loro aereo da Napoli aveva subito un ritardo, e quindi la riunione era cominciata senza di loro. Avevo un po’ di curiosità per quelle tre persone, che tutti mi descrivevano come dei veri trascinatori.

 

 

Volevo capire quale fosse il loro atteggiamento e il loro modo di fare perché “c’è sempre da imparare da chi raggiunge grandi risultati”. Verso le 10:30, con la riunione che era già in corso da un’ora, si aprì la porta ed entrarono i tre campioni. Tutti noi con le nostre giacche e cravatte fummo colti da un attimo di sconderto: erano vestiti con la maglia del Napoli…

Di fronte ad un comportamento del genere, molti manager si risentono, lo considerano una mancanza di rispetto. Hanno l’idea che persone del genere non siano serie riguardo al lavoro. I manager delle aziende che hanno maggior successo, invece no. Sanno che il collaboratore che si diverte e che si lascia andare al suo senso dell’umorismo, è molto più produttivo.

Oggigiorno c’è una vera e propria epidemia di manager severi e seriosi. Questi manager hanno imparato (non si sa bene dove) che se affrontano le cose con severità, ordine, disciplia, e riprendono spesso i collaboratori, otterranno rispetto e quindi produttività.

Se hai un capo del genere è difficile farlo contento. Non gli va mai bene niente. Trova sempre dei difetti. Ridere è qualcosa che fa raramente. Questo manager sembra aver dimenticato che le persone tirano fuori il meglio di sé quando si divertono, quando sono allegre.

 

 

L’idea che per raggiungere il successo dobbiamo essere molto seriosi e poco allegri diventa evidente se guardiamo allo stereotipo del manager o imprenditore di successo che abbiamo in mente. Quando hai la possibilità di conoscere una di queste persone che hanno costruito degli imperi, prima dell’incontro sei un po’ in soggezione. Hai l’idea di incontrare una persona estremamente determinata e grintosa, poco incline a dare confidenza. Hai timore che se dici qualcosa di sbagliato, lui ti cacci fuori dall’ufficio. Quando invece la conosci, ti rendi conto di avere di fronte una persona aperta, allegra ed estremamente piacevole, che sa mettere le persone a proprio agio.

Allegria e successo vanno di pari passo. A prima vista parrebbe che la prima dipende dal secondo. In realtà, è il secondo che dipende dalla prima.

Se non cambi lo stereotipo di manager di successo che hai in testa, la tua azienda continuerà a soffrire, ad avere alti e bassi, e non riuscirai mai a capire come mai i tuoi collaboratori sembrano non raggiungere mai grandi risultati.

Tom Peters e Robert Waterman, nella loro ricerca condotta sulle aziende americane meglio gestite (Alla Ricerca dell’Eccelleza), hanno dimostrato che nelle aziende di maggior successo si respira un’emozione positiva, si scherza spesso, si celebrano con intensità le vittorie ed esiste una grande euforia tra tutti i collaboratori. Non solo i manager di queste aziende sono persone entusiaste, ma vengono anche selezionate sulla base della loro capacità di portare i propri collaboratori in uno stato d’animo positivo e, quindi, più produttivo.

 

 

Certo, avere un ambiente allegro non tutto. Se hai delle persone allegre che non sono formate, e quindi non sanno fare il proprio lavoro, avrai comunque delle difficoltà. Ma sappi che nella misura in cui loro sono positive, la loro disponibilità, la loro voglia di imparare, il loro livello di responsabilità cresce. Secondo te, i venditori sono più portati ad apprendere nelle riunioni positive e motivanti della Gessi, oppure nei monologhi stantii e seriosi dei loro concorrenti?

Non puoi permetterti di avere collaboratori cupi e introversi. Non puoi permetterti che siano spenti o grigi. Ravviva l’ambiente che ti sta intorno. La mancanza di allegria costa.

 

 

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