I nostri risultati, quasi sempre, non sono altro che una naturale conseguenza della nostra disposizione psico-emotiva. E se la serenità e l’allegria in azienda fosse, dunque, la vera magia che spinge le aziende verso l’impennata del fatturato? Entriamo meglio nel dettaglio.


di Mattia Zanforlin, Responsabile Marketing OSM Partner Padova Mc2
estratto dal best-seller “I Nuovi Condottieri” di Paolo A. Ruggeri, CEO e Fondatore di OSM.

 

Posso già immaginare le obiezioni di qualche lettore. “No guardi Ruggeri. Divertirsi va bene, ma il lavoro è lavoro e va affrontato seriamente” oppure “Ah sì, Ruggeri, lei dice di essere allegri, ma venga un po’ nella mia azienda. Veda la situazione di mercato e poi mi dica se c’è da stare allegri”.

 

 

Ma vediamo alcuni casi pratici:

Voglio citare un apprendista Microsoft che dopo un periodo di apprendistato presso la sede di Redmond, ha deciso di accettare l’offerta di assunzione e diventare a tutti gli effetti un collaboratore dell’azienda: “È l’ambiete più di ogni altra cosa che mi ha convinto a lavorare in Microsoft. Avevo considerato anche altre aziende, ma nessun’altra mi aveva promesso di giocare a golf nei corridoi”. – W.K, Microsoft.

Questa testimonianza non è stata raccolta prima che Microsoft fosse coinvolta dalla famosa causa dell’antitrust americano che minacciava di frazionare l’azienda. Ma come, questi signori avevano una causa pendente che avrebbe potuto assestare un colpo micidiale all’azienda eppure tolleravano che un dipendente “giocasse a golf nei corridoi”? Proprio così. E forse proprio lo spirito allegro e ottimista è ciò che ha permesso loro di avere le risorse creative necessarie per vincere.

Voi direte: “No, no. Loro sono allegri perchè possono permetterselo, sono il numero uno al mondo, controllano il mercato, non possono che essere allegri. Se vivessero la situazione della mia azienda, avrebbero ben poco da scherzare…”

 

 

Se conosceste al storia di Bill Gates sapreste che non è così. Gates è il tipo che alcuni anni fa quando ancora non esisteva Microsoft, è venuto a sapere che un’azienda di Albuquerque (USA) stava sviluppando un prodotto chiamato “personal computer” e aveva bisogno del software di base per farlo funzionare.  Li ha contattati e ha promesso di consegnarlo sebbene non ce lo avesse ancora. Una volta preso l’impegno, assieme al suo socio ha dovuto escogitare il modo di crearlo. Ed è così che hanno inventato il linguaggio software che ha reso il personal computer una realtà. Ma quanta mancanza di serietà e che spirito positivo può servire per affrontare con fiducia una sfida del genere?

Quanta pazza allegria doveva animare una persona come Ulisse, perchè lui si azzardasse a proporre, nel bel mezzo di una guerra sanguinosa (che i Greci stavano perdendo), una soluzione come quella del Cavallo di Troia?

Non so chi di voi abbia sentito parlare di Caterpillar, il leader mondiale dei bulldozer. Ci si potrebbe aspettare che, per un’azienda del genere, la serietà sia tutto; che nelle riunioni non voli una mosca, tutti zitti zitti a prendere appunti. Beh, quando presentano i primi modelli, spesso vestono delle macchine gigantesche con abiti veri e propri…

Oppure parliamo del settore aereo. Dopo l”11 Settembre ha subito un calo spaventoso. Sabena e Swiss Air sono fallite, molte altri hanno accumulato pesanti perdite. Quest’estate, mentre ero negli USA, leggevo sul gionale che una delle linee aeree che aveva meglio assorbito il colpo, e che continuava ad andare bene era la Southwest Airlines di Dallas. Non è un caso che, in tale impresa, valori come la creatività e l’allegri dei collaboratori siano tenuti in grande considerazione. Prima di essere preso in considerazione per l’assunzione, un candidato deve rispondere in modo soddisfacente alla seguente domanda: “Dimmi come hai usato recentemente il tuo senso dell’umorismo in un ambiente di lavoro”.

 

 

La Gessi s.p.a di Vintebbio (VC) è un’azienda produttice di rubinetti e accessori per l’arredo bagno, che opera in un mercato statico che non cresce. Nonostante ciò, negli ultimi tre anni, il suo fatturato è cresciuto da 20 ad oltre 60 milioni di euro, con una serie di punte record in tutto il periodo successivo all’11 Settembre. Parte della crescita è sicuramente da attribuirsi allo stile informale, aperto ed allegro dei suoi managers. Se provaste a partecipare ad una riunione della loro forza vendite, vedreste agenti plurimandatari divertirti a tal punto che difficilmente rinuncerebbero ad una delle numerose riunioni che la Gessi tiene nel corso dell’anno. Sono troppo motivanti! Alcuni dei plurimandatari addiritturra sostengono che “partecipare alle riunioni della Gessi è sì una fatica, perché ne fanno tante, a non me le perderei per nulla al mondo”. In queste riunioni le persone vengono ispirate, caricate, apprezzate. Partecipando ad alcuni di questi incontri mi è capitato addirittura di sentir dire da qualche agente: “Che rottura di scatole: domani ho una riunione con un’altra delle aziende che rappresento. Ci vado perché ci devo andare, ma non sono certo come queste della Gessi. Là, durante la riunione, cominciano a dirci tutto quello che dobbiamo fare, e vieni fuori che sei a terra!”

Non c’è niente che abbia così tanto impatto sulla produttività individuale come un’atmosfera di allegria e di divertimento, così come non c’è niente che la deprima tanto come la seriosità, la severità, il biasimo, la critica. Se vuoi che la tua azienda o il gruppo di persone che gestisci sia più produttivo, più creativo e più innovativo, comincia a rallegrare l’ambiente.

 

 

“Un’ampia tolleranza dell’insuccesso è una caratteristica fondamentale dell’ambiente positivo e innovatore e orientato a successo. La tolleranza del fiasco è un elemento peculiare della cultura delle aziende di successo.”

Tom Peters, autore di “Alla Ricerca dell’Eccellenza”.

 

 

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